lunedì 29 dicembre 2014

Omar, arte bianca e rap


 Abbiamo già detto più di una volta che la la parola chiave che caratterizza Pane e Tempesta è la condivisione. Di tutto: di lavoro, di sapere e sapori, di impegno. Infatti, da Pane e Tempesta non ci sono dipendenti, ma soci, con diverse quote di partecipazione. Uno di loro è Omar, in arte Mullah Abdel Fattah (in arte perché la passione per la panificazione non è l'unica, Omar ha anche un piccolo gruppo rap, ma, come dice lui, "questa è un'altra storia"). Abbiamo chiesto a Omar di raccontare come è arrivato a Pane e Tempesta. Parole semplici ma sincere, le sue, così come l'amore per ciò che fa.



"Mi viene solo da dire: che meraviglia il mondo dell'arte bianca! Mi ci avvicinai in un momento particolare della mia vita, avevo da poco perso il lavoro come magazziniere a leroy merlin. Un giorno venni a conoscenza di un corso regionale gratuito di pizzeria e panificazione alla scuola alberghiera di Marino: il corso era ben strutturato e richiedeva sei mesi di laboratorio, sei mesi di impegno e dedizione... sei mesi dove non avrei guadagnato e per una persona sempre abituata a lavorare ed arrangiandosi come meglio poteva, sarebbe stato un trauma. Ma era ora di cambiare e di diventare grande. Il corso è stato un cambiamento. Sotto la guida della grandissima chef campionessa del mondo di pane artistico Maria Grazia Pisterzi ho mosso i primi passi, ho scoperto questo mondo fantastico fatto di lievitazione, farine e mani che creano . "Lasciata" Maria, iniziò la competizione nel mondo del lavoro: la pizzeria è un ambiente che richiede velocità, è molto caotico e lascia poco spazio a ragazzi freschi di corso... Ma mai arrendersi! Ho fatto tanta gavetta, ho stretto i denti e rasato quasi lo sfruttamento. Ormai avevo deciso di fare questo nella mia vita. Finché un giorno capitai, proprio sotto consiglio di Maria Grazia Pisterzi, a "Farro Zero", e lì conobbi Fabrizio Franco che mi prese da quello stato acerbo e mi fece crescere giorno dopo giorno, dandomi i codici di questo mestiere. 
Posso dire che quando ho le "mani in pasta" mi sento semplicemente felice! Che dire: sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno! Ho iniziato una fantastica avventura chiamata "Pane e Tempesta" al fianco di un grande maestro e un grande uomo. L'ho iniziata al fianco di persone fantastiche e validissime come Patrizio e Marco; dove andremo non lo so ancora, ma so che insieme avremo sempre la responsabilità di creare e di condividere cose buone e sane."

Cos'altro  aggiungere? Solo un grande "In bocca al lupo", Omar!



lunedì 22 dicembre 2014

La nostra inaugurazione con tante immagini e poche parole



Da domani, 23 dicembre, saremo finalmente aperti al pubblico!
Orari di apertura 7.30-21.30, tutti i giorni tranne 25 e 26 dicembre e 1 gennaio.
Vi aspettiamo!

Pane e Tempesta
via Giovanni de Calvi 23/25, Roma
per info: panetempestaweb@gmail.com

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Ed ora godetevi le immagini dell'inaugurazione del nostro locale il 18 dicembre scorso.























sabato 13 dicembre 2014

Patrizio Ginobi, l'altro volto di Pane e Tempesta



 E' davvero l'altra faccia della medaglia, Patrizio, diverso ma imprescindibile. Il suo percorso personale, per arrivare a "Pane e Tempesta" con Fabrizio Franco, è stato di sicuro meno movimentato e turbolento, ma sempre passionale. Amico da circa 20 anni e in seguito anche cognato (è il marito di Gabriella, la sorella di Fabrizio), è finito in mezzo alla panificazione, si potrebbe dire,quasi per caso. Dopo tanti anni di impiego in un supermercato, all'improvviso ha deciso di cambiare vita ed si è messo a lavorare in un panificio a Pantanno. Ci è rimasto per 8 anni, e ha fatto di tutto: ha iniziato come cascherino (per chi non sapesse, cascherino è il garzone che porta il pane a domicilio), e nel frattempo guardava, ascoltava, imparava, perché il pane non può lasciare indifferente nessuno. Poi, un anno dopo, una svolta: al forno serviva il personale nuovo, e Patrizio si è buttato.
Da allora nessun rimpianto, nessun lamento. Così ha passato 7 anni a sfornare il pane per 7 supermercati; ha imparato tutti i segreti del mestiere, oramai sa tutto su impasti e lievitazioni, e oggi afferma che "la panificazione non è un mestiere, ma è pura arte bianca".

Questo amore per il pane spinge Patrizio a mettersi a lavorare insieme a Fabrizio, che nel frattempo con un altro socio aveva creato "Farro Zero", l'oramai noto locale della realtà romana. L'esperienza è servita ad entrambi, perché qualche mese fa, avendo le idee ancora più chiare, hanno preso una decisione: aprire un locale insieme, basandolo su filosofia di condivisione, di passione e di amore per questo lavoro e per il pane.

Così nasce "Pane e Tempesta", tra passioni e delusioni, affinità, speranze e fiducia; nasce da due percorsi diversi e da tante esperienze che si sono uniti in un progetto solido, che vedremo crescere ed andare avanti con i protagonisti sempre nuovi, che faranno strade alternative per dare vita ad un sogno in comune.




venerdì 5 dicembre 2014

Chi è Fabrizio Franco?




E' stato lungo il percorso per arrivare a Pane e Tempesta, l'ultima creazione di Fabrizio Franco e il suo socio, Patrizio Ginobi, una panetteria-pizzeria da una filosofia tutta particolare. Ma prima di tutto, Fabrizio Franco chi è? 

E' un ragazzo appassionato di cucina in tutti i suoi aspetti, che molti anni fa ha iniziato a lavorare in un ristorante romano "Il dito e la luna". Poi, cambiando il ristorante, ha cambiato pure le mansioni, entrando nel concetto della pasticceria. Gli è piaciuto, e pure tanto, per questo ha voluto approfondire l'argomento ed è andato a fare il corso presso una scuola di cucina "A tavola con lo chef". Lì ha conosciuto Marco Rinella e così ha iniziato a collaborare con lui in una pasticceria, oggi molto nota,"Cristalli di zucchero". Sempre affiancando Rinella, Fabrizio è entrato in contatto con il Mulino Quaglia e in seguito è diventato un loro collaboratore. Questo percorso lo ha portato a conoscere il più grande pasticcere valdostano Rolando Morandin, "un personaggio di grande umanità e professionalità", come lo descrive Fabrizio con una lieve commozione nella voce. 

Dopo aver scoperto tutti i segreti possibili ed immaginabili dell'alta pasticceria, Fabrizio decide di ritornare a Roma e inizia a lavorare all'hotel Esedra. Nuovo ambiente - nuove persone e nuove opportunità. Proprio là Fabrizio conosce Enrico Pezzotti, allora la futura stella Michelin, Paolo..., il maitre d'hotel, con chi tra qualche anno aprirà il famoso locale Farro Zero, e Gabriele Bonci, chi lo converte all'arte pizzaiola. Infatti, poco dopo Fabrizio, che faceva, vi ricordiamo, il pasticcere, ma anche lievitista, inizia a lavorare nel laboratorio della pizzeria con Gabriele, scopre il mondo delle più svariate tipologie di farine, soprattutto quelle biologiche, abbandonando le bilance di precisione, e si appassiona della creazione degli impasti. 

Qualche tempo dopo arriva la separazione da Bonci, e così Fabrizio Franco crea Farro Zero. Qui ha il modo di perfezionare l'arte dei lievitati e di sperimentare a volontà tra i pani, le pizze e le focacce. 

Ma come ogni personaggio creativo, anche Fabrizio non riesce a stare fermo, sentendo il bisogno di crescere, di evolversi e di andare avanti. Proprio per questo nasce Pane e Tempesta, fondato con il suo amico & cognato da circa 20 anni, Patrizio. Il nome del locale , come spiega, è ispirato all'omonimo libro di Stefano Benni, autore che ama moltissimo. La filosofia? E' la condivisione. Di tutto: del lavoro, del sapere, del mangiare. Pizza gourmet per tutti, fatta con i prodotti di eccellenza, a prezzi accessibili per ogni consumatore. Oltre, naturalmente, al pane (e qui parliamo di 6 tipi) e di pasticceria da credenza.
Per adesso non vi possiamo svelare troppo del suo nuovo locale, ma rimanete con noi, perché presto ci saranno le novità!